I rifugi aperti in autunno nelle Dolomiti
I rifugi aperti in autunno nelle Dolomiti permettono di gustarsi questo straordinario ambiente in condizioni di relativa quiete. L’assalto del turismo di massa si è concluso con la fine dell’estate e, finalmente, anche queste montagne così blasonate ritrovano un po’ di tranquillità.
Per molti l’arrivo dell’autunno coincide con la fine dell’attività escursionistica. Io invece la vedo in modo completamente diverso.
L’autunno è perfetto per camminare
L’autunno è una stagione perfetta per camminare in montagna. È vero che le ore di sole sono di meno, ma molto spesso sarà proprio il sole ad accompagnarvi durante tutta la vostra escursione e non avrete problemi di nuvoloni e nebbia come durante l’estate. Si tratta di un sole tiepido, che proietta ombre lunghe e non brucia. E dunque potete lasciare a casa la crema solare!
D’estate, inoltre, se volete vedere un panorama vasto, dovete svegliarvi molto presto per raggiungere le vette, prima che le nubi spinte dal calore delle pianure vi avvolgono completamente, limitando la visuale.
In autunno, se siete fortunati, potrete avrete lo spettacolare fenomeno del mare di nuvole ai vostri piedi, e le vette intorno a voi sembreranno tante isole separate da un mare bianco in continua ebollizione.
Lo spettacolo dei larici
Col progredire della stagione i larici infiammeranno i boschi con le loro tonalità arancione, le giornate si faranno sempre più corte e dovrete essere molto attenti nella scelta degli itinerari e delle tempistiche.
In questo momento così speciale della stagione molti rifugi saranno ancora aperti almeno fino a metà ottobre. Poi a novembre è tutto chiuso, ma forse la prima neve, e questo è più un auspicio che una previsione, inizierà a imbiancare le cime e le regole del gioco cambieranno completamente.
Una pagina in continua evoluzione
Questa pagina sarà un continuo work in progress e sarò più che felice di prendere in considerazione le vostre segnalazioni per quanto riguarda rifugi aperti in autunno nelle Dolomiti e le escursioni particolarmente adatte alla stagione autunnale.
In questa rassegna ci muoveremo in senso antiorario da Sud verso Nord Est, partendo dalle Marmarole (Centro Cadore), ci sposteremo verso le Dolomiti di Sesto, passeremo per Fanes-Sennes-Braies, la Val Gardena, l’Alpe di Siusi e concluderemo il giro in Val di Fassa e Pale di S.Martino.
Rifugio Chiggiato
Il magico mondo delle Marmarole a pochi chilometri dalla pianura veneta. In splendida posizione esposta al sole. Gran cucina e atmosfera tranquilla. Non mancano opportunità escursionistiche e alpinistiche per chi vuole spingersi oltre. Possibile chiudere il rientro con percorso ad anello. Aperto nei fine settimana.
Rifugio F.lli Fonda Savio
Dolomiti di Sesto, lato veneto. Dal lago di Misurina si tratta di una breve escursione di 700 mt di dislivello scarsi. Posizione molto suggestiva in mezzo a picchi dolomitici molto amati da scalatori e climber. Possibilità di accedere alla sentiero attrezzato Bonacossa, un percorso piuttosto lungo se fatto nella sua integrità, ma dalle difficoltà tecniche contenute. Può essere inoltre abbandonato in più punti e quindi in caso di brutto tempo o stanchezza non presenta problemi.
Rifugio Vallandro
Collocato sul margine meridionale della piana di Prato Piazza, è un richiamo per turisti e escursionisti in cerca di facili passeggiate. La salita da Carbonin (Cortina > passo Cimabanche) è un po’ più impegnativa: circa 600 mt di dislivello su pista forestale. Imperdibile per i panorami la salita ai 2300 mt del monte Specie (Strudelkopf): vista incomparabile su Cristallo e Tre Cime di Lavaredo. Gli escursionisti più tosti ovviamente saliranno al picco di Vallandro (2839)
Rifugio Fodara Vedla
Baricentrico nel contesto del Parco Fanes-Sennes-Braies offre semplici e pianeggianti passeggiate. Si raggiunge comodamente da Cortina d’Ampezzo: raggiungete in macchina o in taxi il Rifugio Ra Stua (1700 m). Da qui il sentiero escursionistico n. 9 si inerpica per 5 km fino al Rifugio Fodara Vedla. Tempo di percorrenza: ca. 2h. Se no si può raggiungere il rifugio da Pederü (San Viglio di Marebbe) in poco più di 1h.
Rifugio Firenze
Si trova ai piedi delle celeberrime Odle, ed è la porta d’accesso al parco Puez Odle.
Il rifugio vi offre i più celebri panorami della Val Gardena in tutta tranquillità. Facilmente raggiungibile con gli impianti di Col Raiser. Offre un’ampia scelta di escursioni (malga Brogles, rifugio Stevia, rifugio Fermeda), ferrate (Sass Rigais) e vie alpinistiche (Gran Fermeda, Furchetta).
Rifugio Sasso Piatto
Si raggiunge solo a Piedi. Passo Sella (parcheggio) > sentiero Friedrich August > Rif. Sasso Piatto. Oppure dall’Alpe di Siusi. Le possibilità escursionistiche da qui sono davvero illimitate, al cospetto della Dolomiti più blasonate.
Rifugio Roda di Vael
È uno dei principali rifugi nel gruppo del Catinaccio. Facilmente raggiungibile con l’aiuto degli impianti del Ciampedie (fino al 29/9) che partono da Vigo di Fassa.
Ma altrettanto comodo per chi parte dal passo di Costalunga. Offre notevoli possibilità per escursioni e per attività più impegnative (Imperdibile la ferrata della Roda di Vael ) Possibilità di collegamento con altri rifugi del Catinaccio, come il rifugio Re Alberto, r. Passo Principe, r. Passo Santner
Pale di S.Martino
I rifugi delle Pale di S.Martino (Rosetta, Pradidali, Velo della Madonna, Treviso, Mulaz) sono aperti nei weekend fino alla seconda domenica di ottobre.
Ovviamente se volete raggiungere i rifugi aperti in autunno nelle Dolomiti, telefonate prima di mettervi in cammino per avere conferma dell’apertura e ricevere tutte le informazioni necessarie per fare la gita in sicurezza.
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